A meno di un anno di distanza dal precedente “Nocturnal Koreans” (2016), così, eccoli nuovamente fra noi con l’ennesimo lavoro di una discografia che non ha contemplato finora alcun passo falso. Silver / Lead è il consueto groviglio di punk e melodia cui i Wire hanno abituato, che fa della brevità e dell’immediatezza la propria cifra stilistica (qui superiamo di poco la mezz’ora, mentre l’anno scorso si stava di poco al di sotto) senza che ciò significhi assenza di sostanza.
L’elettricità distorta dell’iniziale Playing Harp For The Fishes, il piglio punk più classico di Short Elevated Period, una parte centrale più narcolettica (An Alibi, Sonic Lens, This Time e Brio), l’atipico esotismo di Sleep On The Wing o il post punk della conclusiva title track, sono tutti caratteri complementari che vanno a comporre il volto dei Wire rendendoli riconoscibili anche in ambienti piuttosto diversi uno dall’altro.
Il cantato di Newman a volte si nutre dello spirito del Bowie ultima maniera (Forever & A Day), sa salmodiare e sa attaccare alle spalle, spesso in forte contrapposizione umorale con le lyrics. “Silver/Lead” è un album che poco aggiunge alla parabola di una formazione come i Wire che ha fatto talmente tanto da rendere discretamente difficoltoso lo sperimentare, ma mantiene un livello di qualità media così alto da farci sperare che possano andare avanti almeno altri quarant’anni.
(2017, Pink Flag)
01 Playing Harp For The Fishes
02 Short Elevated Period
03 Diamonds In Cups
04 Forever & A Day
05 An Alibi
06 Sonic Lens
07 This Time
08 Brio
09 Sleep On The Wing
10 Silver / Lead
IN BREVE: 3,5/5