Ancora oggi, appena si chiede di nominare uno dei gruppi più influenti nell’hip hop, tutti concordano nel citare i Wu-Tang Clan, la loro forza risiede nel fatto che hanno rappresentato appieno la definizione di supergruppo. Ognuno di loro ha portato la propria identità, realizzando anche come solista album altrettanto iconoci: RZA con “Birth Of A Prince”, GZA con “Liquid Sword”, Raekwon con “Only Build 4 Cuban Linx” e molti altri. Allo stesso modo, la volontà di ognuno di affermare se stesso è stata la loro debolezza, rendendo sempre più difficile far collaborare assieme persone esuberanti e con un ego smisurato.
Il supergruppo di Staten Island cambia un po’ le carte sul tavolo: la produzione viene totalmente affidata a Mathematics che, oltre a essere stato il disegnatore del famoso logo, ha avuto come insegnante RZA (storico produttore nonché leader dei Wu-Tang), imparando accanto a uno dei migliori i trucchi del mestiere. Il produttore ha avuto modo di mostrare le sue doti in pieno stile old school come se non fosse passato un giorno da “Enter The Wu-Tang (36 Chamber)s”, in brani come Pearl Harbor, My Only One e People Say. La produzione rimane uno dei pochi elementi fedeli al gruppo.
Ci sono diversi segnali, però, sintomo della forte frammentazione che si è venuta a creare, innanzitutto l’assenza o la semplice comparsata di alcuni membri storici: U-God a causa di una controversia legale; il fondatore GZA sceglie di non unirsi più al cugino RZA, mentre Raekwon diventa quasi solo un featuring in Fast And Furious.
A tutto ciò si aggiunge una non particolare brillantezza nei testi e un basso coinvolgimento nella vita politica e sociale che gli Stati Uniti stanno attualmente affrontando, RZA fa solo un cenno ai diritti civili in Why Why Why (“But instead we getting shot in the head / Like a black man life ain’t worth a loaf of bread / Stop or I shoot,you stop, they still shoot / Buck, buck, buck they stomp you out with steel boots”).
Fa sorridere invece Redman in Lesson Learn’d (“My price hikin’ like the pills Martin Shkreli sell”), in riferimento a Martin Shkreli, Il famoso magnate del pharma che acquistò nel 2015 l’unica copia di “Once Upon A Time In Shaolin” per il prezzo di 2 milioni di Dollari e che avrebbe promesso di farlo ascoltare nel caso in cui Trump avesse vinto le elezioni. La bizzarra storia sarebbe terminata recentemente con la vendita dell’album su eBay per oltre 1 milione di Euro.
Per i Wu-Tang la non capacità di essere altrettanto rilevanti in questo periodo sembra una pena dolorosa. A volte la maggior dimostrazione di forza è l’accettazione di essere stati parte fondante della storia, ma accettare umilmente di non trovare più il proprio posto, seppur avendo continuato a portare avanti le carriere e venture esterne che li hanno resi di grandi successo singolarmente.
La saga di Shaolin continua, pervasa da un po’ di amarezza per la constatazione di un gruppo non più coeso, mosso non tanto dallo spirito di esprimersi nuovamente in questo contesto quanto provandoci forzatamente, sperando di vivere di una rendita lasciata negli anni, con il rischio però di corrodere piano piano la loro “legacy”.
(2017, 36 Chambers / Entertainment One)
01 Wu-Tang The Saga Continues Intro (feat. RZA)
02 Lesson Learn’d (feat. Inspektah Deck & Redman)
03 Fast And Furious (feat. Hue Hef & Raekwon)
04 Famous Fighters (Skit)
05 If Time Is Money (Fly Navigation) (feat. Method Man)
06 Frozen (feat. Method Man, Killa Priest & Chris Rivers)
07 Berto And The Fiend (Skit) (feat. Ghostface Killah)
08 Pearl Harbor (feat. Ghostface Killah, Method Man, RZA & Sean Price)
09 People Say (feat. Redman)
10 Family (Skit)
11 Why Why Why (feat. RZA & Swnkah)
12 G’d Up (feat. Method Man, R-Mean & Mzee Jones)
13 If What You Say Is True (feat. Streetlife)
14 Saga (Skit) (feat. RZA)
15 Hood Go Bang! (feat. Redman & Method Man)
16 My Only One (feat. Ghostface Killah, RZA, Cappadonna & Steven Latorre)
17 Message
18 The Saga Continues Outro (feat. RZA)
IN BREVE: 2,5/5